La vita va avanti, sempre e comunque.
Sono stata fortunata. A parte la voce che ho perso per una decina di giorni, di materiale non ho perso molto.
Sono tornata a casa, e dal mio orizzonte, se non ci penso troppo, a volte mi posso anche dimenticare che c’e’ stato un incendio che ha spazzato via un quarto di citta’.
In realta’ in alcuni posti ancora brucia. Ci sono pure tanti “incendini” che sono tali solo perche’ bruciano lontano o vicino alle montagne dell’interno, e perche’ l’incendio di Palisades e’ stato fuori da ogni concezione ordinaria.
Poi arrivano le piccole osservazioni.
Dappertutto cartelli scintillanti con scritto “Thanks to first responders,” e annunci un po improbabili di specialisti di pulmonologia che offrono servizi respiratori gratis. E poi donazioni di vestiti, collette di mobili usati, barbieri gratis, musei aperti, concerti a scopo benefico.
La cosa che piu’ cercano sono le calzette. Nessuno ci pensa ma sono importanti le calzette.
A suo modo e’ molto bello. Credo che sia cosi ovunque nel mondo ci siano catastrofi. Per un giorno o un mese ci si vuole tutti bene.
Mi ha molto colpito una piccola catena di hamburger con sede ad Altadena, per meta’ bruciata. I due ragazzi che l’hanno fondata hanno deciso di donare hamburger a tutti i vigili del fuoco che si presentano. Non chiedono soldi, ma solo che la gente continui a mangiare i loro hamburger.
Stamattina andavo in macchina ed ho visto un carro attrezzi con una cosa metallica sopra. Non sapevo cosa fosse e li per li credevo fosse un pezzo da museo. E invece poi ho capito. Era la carcassa di una macchina che si era bruciata. E poi ne ho viste altre trasportate sull’autostrada. La 405. Alcune si capiva che un tempo erano state macchine di lusso. Altre facevi fatica a capire che erano state macchine di qualsiasi genere. Le gomme non c’erano piu, i vetri nemmeno, ed erano tutte colorate di una qualche varieta’ di grigio cenere.
Mi ha impressionato.
Non sono ancora riuscita ad andare a vedere Palisades con i miei occhi.
E’ ancora tutto chiuso.
Dicono di stare attenti alla cenere perche’ non e’ cenere di legno, ma di roba chimica ed e’ tossica. E’ anche per questo che dove e’ bruciato e’ tutto ancora chiuso.
Alla mia conta almeno 10 persone che conosco hanno perso la casa.
Ogni tanto passano i vigili del fuoco in autostrada, a volte hanno le sirene che fanno rumore, altre volte sono solo colori luccicanti. Tutti scattiamo e ci scansiamo con un senso di rispetto piu’ consapevole. Come dire, grazie che fate questo. L’avete sempre fatto, ma adesso capiamo un po di piu’.
Nessuno ha fretta quando passano i pompieri e per un momento ci fermiamo tutti.
Tutti dicono che gli affitti sono aumentati. Ed e’ cosi, vicino a casa mia una 2 bedroom va per $8,300 al mese. Ci sono rimasta male.
Evidentemente non tutti ci si vuole cosi bene.
Qualcuno pronostica che un sacco di gente lascera’ la citta’ per i costi esorbitanti del ricostruire. Molte persone hanno comprato le loro case 30, 40 anni fa, quando i prezzi erano piu’ bassi, e ora avranno 80 anni. Come faranno?
Pare che Sabato sera arrivi la pioggia. Gia si parla di possibili smottamenti visto che la vegetazione che teneva tutto e’ ora in cenere.
Speriamo di no.
Ecco, da Los Angeles e’ tutto.