Ti svegli e pensi che sia ancora notte, percheā il cielo eā grigio. E poi ti affacci e vedi tanti colori di cielo innaturale. Arancio, giallo, grigio scuro, grigio chiaro. Forme di nuvole grasse e minacciose. Se ti sforzi da qualche parte in lontananza vedi pure il blu.
Lāaria puzza. Hai sete. La gola sente che ci sono cose innaturali in circolazione. La pelle eā secca. Non hai piuā la voce.
Accendi la TV, e senti invece la voce rotta dei giornalisti che cercano di raccontarci la storia. Rotta dalla stanchezza, dallāenormitaā, dallāimpotenza.
Gli incendi sono dappertutto. Acri ed acri ed acri. Semplicemente non ci sono abbastanza persone. Arrivano dallāOregon e dal Nevada. Ma il fuoco vince. Per ora almeno. Zero containment in questo momento.
Ne ho vissuti tanti di incendi qui a Los Angeles, ma mai cosi. Cosi vicino casa, cosi estesi, cosi tanti e vicino a posti e persone a me cari. Cosi minacciosi, e di fronte a cui ti senti piccolo. E poi ti dispiace per i vigili del fuoco che mai e poi mai potranno farcela, per quelli che hanno perso poco o tanto. Per la perdita collettiva di intere comunitaā.
Non eā facile spiegare questa cittaā percheā esula da tutti gli schemi europei di cittaā. Per uno che la conosce peroā Los Angeles County, quella che eā una enorme megalopoli, eā in realtaā un insieme di centri di media grandezza, ciascuno con la sua storia e la sua peculiaritaā culturale, e la sua bellezza.
Conosco alcune persone che hanno perso la casa, ed altre che sono state evacuate. La linea dellāevacuazione di Santa Monica eā a 2km da casa mia. Peroā tutti siamo al sicuro. E quindi il pensiero va a quello che resta, fuori e a quello che arriveraā dentro.
Non sono ancora uscita di casa. Ma so che mi si spezzeraā il cuore a sapere che tre miglia della Pacific Coast Highway sono andate in fiamme. Il posto dove andavo ogni tanto a mangiare il pesce fresco, a Malibu, eā bruciato. Si chiama Reel Inn. Era una operazione di altri tempi, semplice e alla buona. Tutti lo conoscono, e lo amano qui.
Pacific Palisades High eā bruciata. Ci saroā passata mille volte davanti. Le case dietro pure. Palisades eā zona per ricchi, ma conserva un senso di piccola cittaā di altri tempi se uno guarda bene. Ci vado ogni tanto, a farmi le unghia, a lavorare dai vari caffeā della zona, a vedere lāarchitettura di Richard Neutra, a guardare lāoceano dallāalto e fra le bouganville, a trovare Tom.
Non so cosa sia ancora in piedi. La TV dice che 1,000 case sono bruciate. Pare anche quella di Tom.
Altadena eā vicino alle montagne, dallāaltro lato. Vado spesso a Sierra Madre che eā li vicino a trovare Cynthia e suoi bimbi di cui sono la madrina. Lei ha un enorme giardino. Ci sediamo e ce la raccontiamo e ridiamo. A volte camminiamo e io le dico sempre che mi pare di essere nella California dei pionieri. Abbiamo piantato alberi di avocado e sono venuti i cervi a mangiare le foglie. Ogni volta che ci vado porto via fichi e limoni. Cynthia eā stata evacuata, con la sua anziana mamma e i bimbi.
Intanto annunciano che hanno evacuato la Canada-Flintridge. Li cāeā la NASA e la maggior parte delle famiglie della zona sono scienziati o persone dellāindotto. Ci sono pure i Descanso Gardens. Bellissimi. La mia studentessa Eliya vive li, abbiamo fatto tante cose con lei, fra cui un piccolo documentario sullāuso di stupefacenti. Ha 16 anni e le voglio bene. Le scrivo. Eā stata evacuata anche lei con la sua famiglia.
Annunciano pure di conservare lāacqua e di bollirla se la si usa in casa.
Ecco, questa eā, un po, la mia Los Angeles, oggi in fiamme. Cittaā che non saraā mai mia come per chi qui ci eā nato, ma che ho fortemente voluto come mia, e dove sono diventata la persona che sono. Il petrolio, la scienza, il cinema, la storia, lāarchitettura. Non posso spiegare quanto io sia riconoscente a questo posto, alla sua gente, alle cose belle che ho imparato.
Sono le 9. Mi preparo. Fra un po esco e vedo di che si tratta.