I PFAS: lettera a Ilham Kadri, CEO della Solvay
Quando la Solvay fermera' la produzione di PFAS? Domande alla CEO llham Kadri.
Dr. Kadri, aspettiamo una sua risposta!
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Si chiama Ilham Kadri, e’ franco-marocchina, classe 1969. Ha una laurea in ingegneria chimica e un PhD in fisica-chimica molecolare.
Ilham Kadri ha lavorato per Shell, UCB, Huntsman, Dow Chemical, Sealed Air, Diversey, tutte ditte chimiche (o petrolchimiche!) pero’ nello stesso fa parte del World Business Council for Sustainable Development. Un po di contraddizioni no? Dalla Shell alla sostenibilita’? Cioe’ prima lo distruggi il pianeta e poi ne vuoi diventare eroina?
Ad ogni modo, nel 2019 la Kadri diventa CEO (amministratrice delegata) della Solvay, ditta chimica belga, che la definisce una “cittadina del mondo”.
Chi e’ la Solvay? Beh ci vorrebbe un libro degli orrori per descriverla, diciamo solo che in decenni di attivita’ ha trasformato la spiaggia di Rosignano in provincia di Livorno in una brodaglia di zinco, arsenico, mercurio, piombo, selenio, e chissa’ quante altre cose profumate. La gente andava al mare tranquilla, circondata da robaccia tossica, e tossica spesso oltre i limiti consentiti.
E infatti il mare di Rosignano e’ di colore bianco chimico.
Ne riparleremo.
La Solvay della Kadri e’ anche una della maggiori produttrici di PFAS, “la chimica per sempre”, componenti che servono come isolanti e materiale anti-incendio nelle padelle e negli imballaggi. Siccome i PFAS non degradano da soli restano a lungo nei nostri corpi e nel nostro ambiente. Li trovano in fiumi, mari, pesci, polmoni e bene non fanno.
In Italia la Solvay opera a Spinetta Marengo, in provincia di Alessandria. Non ne parla quasi mai nessuno sulla stampa italiana. Qui producono C6O4, un componente nuovo nella famiglia PFAS, e sbandierato come componente di nuova generazione. Questi C6O4 della Solvay sono stati trovati nel Po, in Veneto, molto presumibilimente provenienti dalla fabbrica di Spinetta Marengo. Sono pure stati trovati nel sangue di chi vive nei dintorni della fabbrica Solvay, in un raggio di 3km dall’azienda.
E quindi questi PFAS hanno attraversato tutta l’Italia del Nord.
Secondo me ben pochi in Italia ne sono al corrente.
Uno dei competitori della Solvay, l’americana 3M ha deciso che fermera’ la produzione di PFAS a partire dal 2025.
Viene naturale allora chiedere alla Kadri, la cittadina del mondo, che ne pensi lei, e se la Solvay fara’ la stessa cosa.
Ecco le domande che le pone Lino Balza del “Movimento di lotta per la salute Maccacaro”:
— 3M comunica che entro la fine del 2025 interromperà la produzione di tutti i fluoropolimeri, fluidi fluorurati e prodotti additivi a base di PFAS.
Perché Solvay non comunica che non sarà da meno, anzi uscirà ancora prima, entro il 2024 o 2023?
— Mike Roman amministratore delegato di 3M motiva così la propria decisione: “La decisione di 3M si basa su un’attenta considerazione e una valutazione approfondita del panorama esterno in evoluzione, inclusi molteplici fattori come l’accelerazione delle tendenze normative incentrate sulla riduzione o l’eliminazione della presenza di PFAS nell’ambiente e le mutevoli aspettative delle parti interessate”.
Perché le considerazioni etiche, economichee legali di Mike Roman non devono valere anche per Ilham Kadri della Solvay? Ce lo spieghi Lei.
—Afferma Mike Roman: “Interromperemo l’uso di PFAS in tutti i nostri prodotti entro la fine 2025: abbiamo già ridotto l’uso di PFAS negli ultimi tre anni attraverso la continua ricerca e sviluppo e continueremo a trovare nuove soluzioni per i clienti”.
Perché Lei, Ilham Kadri, non ha fatto altrettanto?
—Mike Roman fa i conti con le sue responsabilità per i danni da PFAS e prodotti chimici correlati “3M continuerà a porre rimedio e ad affrontare i contenziosi in tribunale o con risoluzioni negoziate”.
Evidentemente a Ilham Kadri non pesano ancora sufficienti cause legali sul bilancio.
La 3M afferma che il beneficio della cessazione dei Pfas vale più del sacrificio finanziario.
Invece la Solvay sfida magistratura, sindaci e parlamento con un cinismo senza confini. L’impianto di Spinetta Marengo (AL) è un business coloniale. La popolazione è solo un puntino sulla carta geografica e nessuno si aspetti una sua risposta a queste domande.
Mi sa pure a me che le domande alla Kadri resteranno senza risposta. Ma quello che possiamo fare da qui e’ di rendere queste cose note, di far sapere al cittadino italiano, da Nord a Sud, che chi inquina il nostro ambiente ha un nome, la Solvay, e in particolare Ilham Kadri.
Il capo e’ sempre responsabile di tutto.
Interessante che il sito della Solvay dice di avere come scopi, valori e scienza a servizio della protezione dell’ambiente, la protezione delle risorse per una vita migliore.
Interessante pure che Ilham Kadri ha lanciato, sempre secondo il sito della Solvay, durante il periodo della sua leadership presso Solvay una iniziativa “coraggiosa ed olistica” con obiettivi di sostenibilita’ e di unire persone, idee ed elemento per reiniventare il progresso”
Si. Ipse Dixt!
Ilham, aspettiamo che il progresso e la sostenbilita’ e il coraggio e l’olismo si applichino pure a Spinetta Marengo e ai suoi residenti.