In Texas durante il primo trimestre del 2022 le rinnovabili hanno superato il gas. In Texas!
In programma 106 GW di nuova capacita' solare nei prossimi anni.
Succede in Texas, la patria delle trivelle stelle e strisce, delle serie televisive Dallas e Dynasty i cui eroi erano ricchi di petrodollari, e dove la politica ci ha regalato George Bush e Dick Cheney, petrolieri.
Bene, in Texas per i primi tre mesi del 2022 il vento ed il sole da soli hanno generato il 34% dell’elettricita’, secondo il cosidetto Electric Reliability Council of Texas, l’ente che monitora la generazione di energia nello stato.
Il gas ha fornito il 31%.
E’ successo anche nel primo trimestre del 2021, segno che non si tratta di una una tantum, quanto di una tendenza che continuera’ a crescere nel tempo.
Le rinnovabili texane hanno gia’ superato l’energia dal carbone in maniera intermittente dal Marzo 2015. E poi nel 2019 il superamento e’ stato definitivo.
Ora e’ il turno del gas che viene superato da sole e vento.
Per di piu’ le proiezioni per le rinnovabili sono di crescita continuata nel tempo, specie per il sole che viene installato a ritmi record in giro per il Texas, grazie ai suoi ampi spazi. Per ora il sole genera solo il 5% del fabbisogno energetico dello stato, mentre il vento e’ al 29%.
Pero’ la crescita e’ impressionante: nel 2021, in Texas il fotovoltaico ha raddoppiato l’output energetico rispetto al 2020, generando un totale di 8 GW, quanto basta per alimentare un milione e mezzo di case.
Nel 2022 finora siamo gia’ arrivati a 11 GW, e si stima che si possa arrivare fino a 18 GW alla fine dell’anno.
Numeri da capogiro? Forse, ma ci sono in cantiere progetti per arrivare alla generazione di 106 GW nuovi di energia solare in tutto lo stato del Texas. Altri progetti invece guardano allo stoccaggio 52 GW di energia solare.
Per fare un confronto in Italia abbiamo circa 23 GW di solare installato, in questo momento piu’ del Texas, certo, ma in Italia siamo a crescita quasi nulla. Nel 2021 abbiamo installato meno di 1GW nuovo, un po per mancanza di spazi, ma soprattuto per mancanza di volonta’ politica.
In Texas invece il sole non potra’ altro che crescere.
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Perche’ succede questo, e perche’ ora?
La risposta breve, come sempre, e’: perche’ e’ un buon business.
In Texas arriva una fiumana industriale di imprese “green” in risposta ad una politica di incentivi e di aiuti.
Un anno e mezzo fa ci fu una forte tempesta che mando’ in tilt la rete elettrica dello stato, con black-out ed emegenze varie. A suo tempo’ si cerco’ di dare la colpa alle rinnovabili: le pale eoliche si erano congelate e non giravano piu’. Era questo il mantra; E invece no, la colpa era delle centrali a gas, obsolete e che hanno avuto malfunzionamenti proprio in concomitanza con il freddo gelido dell’inverno fra il 2020 e il 2021.
Adesso, a mente fredda, si cerca di aumentare la produzione di energia in loco il piu’ possibile.
Un altro fattore da tenere in considerazione e’ che ci sono tante ditte che arrivano qui da altri stati, California in primis, attratte da una politica fiscale favorevole (in Texas si pagano molto meno tasse che in California!) e che hanno bisogno di energia. Chi? Tesla e’ la piu’ famosa, ma anche Oracle e Charles Schwab ed altre ditte minori rispetto a questi colossi ma numerose.
Fra queste nuove ditte anche quelle di crpto-moneta che sono super-assetate di corrente per poter tenere in azione i propri server. La ERCOT, l’ente texano che regola l’elettricita’ e che sta per Electric Reliability Council of Texas, prevede che nel 2023 ci vorra quasi l’8% in piu’ dell’elettricita’ generata nel 2021 proprio a causa delle nuove attivita’ di crypto mining.
E hanno tutti capito che la risposta piu’ facile al bisogno di nuova corrente sono le rinnovabili.
Il sole picchia forte qui, i costi dell’infrastruttura sono al ribasso, le regolamentazioni piu’ snelle, e ci sono ampi spazi semi-desertici dove installare le rinnovabili.
E i petrolieri? Beh, siccome non sono scemi, molti di loro si sono gia’ indirizzati verso sole e gas. Sole e vento hanno pure superato il nucleare, la terza fonte energetica nello stato.
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Non sono una grande ammiratrice del Texas, per vari motivi, e c’e’ una parte di me che vorrebbe che tutto questo accadesse per amore e con rispetto dei deserti. Alla fine, anche nel deserto c’e’ vita, e trasformarli in mega campi solari per assecondare gli speculatori e gli investitori del bitcoin fa un po tristezza. Dove e’ finita la sobrieta’? Il risparmio? E quando dicono che qui ci sono meno tasse e meno regolamentazioni, e’ perche’ alla fine ci sono meno diritti e meno protezione dell’ambiente.
Ma il succo del dicorso, resta. Se anche in Texas, terra tradizionale di trivelle e di petrodollari siamo arrivati fin qui, con il sole ed il vento che superano il gas, e con enormi prospettive di crescita per le rinnovabili vuol dire davvero che non ci sono scusanti ne’ in Italia ne altrove.
Chissa Cingolani se si vergogna un po’.