La balena rara e le trivelle
Una specie appena scoperta di balene rischia di scomparire per colpa delle estrazioni di oil and gas nel golfo del Messico
Quante cose belle ci riserva la natura. Da duemila anni (o forse di piu’!) cerchiamo di capirla, di catalogarla, di controllarla. Con il tempo i nostri strumenti sono diventati sempre piu’ sofisticati ma molti dei suoi segreti sono ancora tali per noi uomini.
Non hanno capito subito che fosse una specie nuova, e ci hanno messo per un po a confermarlo. Nel 2021 hanno fissato il suo nome definitivo in Rice’s whale.
Chiunque segua un po le vicende petrolifere sa che il golfo del Messico e’ stato martoriato dalle trivelle. Non solo l’esplosione nel 2010 con 3 mesi di riversamento di materiale tossico in mare, ma mille altre perdite, buchi, rumori, malfunzionamenti nel corso di cento anni e piu’ che hanno messo a rischio vita animale ed umana.
E quindi davvero una meraviglia che abbiano trovato una nuova specie di balene in questa zona, a cavallo fra Florida e Texas. Sono le uniche a vivere nel golfo del Messico e diverse da tutte le altre note perche’ la loro storia evolutiva e’ avvenuto in isolamento dalle altre specie. Non si sa bene nemmeno quali siano le loro rotte migratorie.
Ovviamente, sono gia’ in via di estinzione ed il pericolo piu’ grande per loro sono le trivelle, l’esplorazione, i rumori, l’inquinamento, l’airgun, gli oleodotti sotterrannei, perche’ tutta questa attivita’ umana e tutta questa infrastruttura spaventano le balene, le impediscono di comunicare, accoppiarsi, cercare cibo.
All’indomani della scoperta gia’ 100 scienziati avevano scritto a Biden chiedendogli di approvare misure urgenti per salvare la specie appena scoperta di balene nel golfo del Messico.
Ricordano a Biden che queste balene dormono a 15 metri sotto il livello del mare, che alcune sono state scoperte con forti lesioni dovute probabilmente a scontri con vesselli marini. Una di queste era la mamma di un piccolo, un’altra aveva la spina dorsale deforme. A Biden viene chiesto di installare qualsiasi altro tipo di infrastruttura nuova, incluse le pale eoliche, lontano dagli habitat di queste balene, e di non cedere piu’ alcuna concessione trivellante o di esplorazione sismica. Di mezzo ovviamente e come sempre, i tanti, troppi, miliardi versati alle casse governative da oil and gas.
Vinceranno le balene?
Vincera’ il vile denaro?
Vedremo.