La California porta in causa la Exxon Mobil per gli inganni sulla plastica
Accusati di inquinamento idrico, violazione delle leggi sulle risorse naturali, pubblicità ingannevole, concorrenza sleale per produzione di plastica che non sara' mai smaltita
The first-of-its-kind lawsuit seeks to hold one of the largest petrochemical companies in the world accountable for misleading the public on plastic’s recyclability and polluting California’s environment and communities
Quante volte pensiamo che e’ virtuoso prendere le famose bottigliette di plastica, e, a dire il vero, qualsiasi altro oggetto di plastica, e metterlo nel raccoglitore del “riciclaggio”?
Uno lo fa senza pensarci troppo perche’, cosi ci hanno detto, e’ la cosa giusta da farsi.
Vista cosi, si, certo lo e’. Ma se uno guarda un po oltre l’orizzonte si capisce che qualcosa non torna.
Intanto, il consumo di plastica continua ad aumentare senza sosta, riciclcaggio o non riciclaggio, da che la plastica e’ entrata nelle nostre vite moderne, verso gli anni 1950.
La plastica costa poco, e’ versatile, dura tanto, ma questi ingredienti che la rendono cosi onnipresente nelle nostre vite sono gli stessi che creano una montagna di problemi ambientali.
Ogni anno produciamo circa 380 milioni di tonnellate di plastica, la maggior parte destinata a fabbricare oggetti di consumo “una-tantum”, usa e getta. Ne riclicliamo solo il 9% a livello globale. Ogni anno circa 8 milioni di tonnellate di plastica entrano in circolo nell’oceano. Grazie a tutto questo abbiamo creato una sorta di isola di pezzetti di plastica nell’oceano pacifico, il cosiddetto Great Pacific Garbage Patch.
La plastica non degrada da sola - ci vogliono centinaia se non migliaia di anni. Gli animali, marini, terrestri, gli uccelli non capiscono bene la differenza fra cibo e plastica e spesso ne mangiano senza sapere che quello che mettono in corpo non ha alcun valore nutritivo. A volte si sentono sazi e muoiono di fame, con dentro la pancia pezzetti della Lego o tappi dell’acqua Ferrarelle. A volte soffocano con le teste intrappolate dentro sacchetti di plastica ci cui non riescono a liberarsi. Altre volte crescono deformi come le tartarughe intrappolate dentro i cerchietti di plastica per mantenere la birra.
La microplastica e la nanoplastica sono dappertutto - negli animali e negli oceani, nel polo nord e nell’aria, nei testicoli degli umani, nel latte materno, nei nostri polmoni. Non sappiamo bene cosa possa causare, ma di certo ci sono almeno sospetti che possano portare a disfunzioni ormonali, problemi riproduttivi, di sviluppo dei feti e dei bimbi, e forse anche tumori.
Di fronte a tutto questo, e di fronte al fatto che la plastica e’ tanta ed essenzialmente indistruttibile, come puo’ il semplice “riciclare” funzionare a grande scala?
Ma poi, cosa dicono i produttori di plastica?
Non e’ che ci sono business enormi dietro?
Azzeccato!
E chi sono i produttori principali di plastica. Indovina? Gli stessi che producono petrolio. E infatti, entrambe la plastica e il petrolio, arrivano dalle fonti fossili.
Per decenni la ExxonMobil e’ stata, ed e’, una grande produttrice di plastica, e ha potuto aumentare produzione e profitti convicendo tutti che, appunto, bastava riciclare.
Dopo due anni di indagini, lo stato della Calfornia ha concluso che la Exxon Mobil ha ingannato il pubblico e gli investitori con quella che era una grande bugia sulla plastica.
Non e’ vero che basta riciclare.
E loro che lo predicavano ci hanno fatto una valanga di soldi.
Oggi 23 Settembre, lo stato della California, sotto il suo attorney general Rob Bonta (una specie di assessore alla giustizia) porta in causa la Exxon Mobil per inquinamento dell’acqua, violazione delle leggi sulle risorse naturali statali, pubblicità ingannevole e concorrenza sleale, proprio a causa delle bugie che hanno speso sulla plastica.
Infatti, per decenni, hanno cercato di convincere tutti che “bastava” riciclare quando sapevano benissimo che non era possibile, proprio chimicamente, riciclare tutta la plastica che veniva prodotta.
Si chiede alla Exxon Mobil di pagare multe e fondi da destinare al ripristono della’inquinamento causato. Allo stesso tempo e’ stata approvata una nuova legge, la SB54 (dove SB sta per State Bill, legge dello stato della California) che rimanda i costi dell’inquinamento da plastica ai produttori.
Il commento ufficiale dello stato della California e’ che questo e’ il primo caso in cui i produttori di plastica sono ufficialmente chaimati in causa per avere deliberatamente ingannato il pubblico ed hanno inquinato l’ambiente e le comunita’.
Dodici pagine di pubblicita’ ingannevole della Exxon Mobil del 1989 sul riciclaggio.
Logo del riciclaggio inventato nel 1970 dalla Exxon Mobil per ripulire la coscienza ai consumatori.
I sospetti che la plastica potesse portare ad inquinamento e che fosse difficile da smaltire non sono cose odierne. La gente ne parlava gia’ anni, decenni fa. Magari erano in pochi ad esserne preoccupati, ma gia’ allora la Exxon Mobil era preoccupata di possibili danni alla sua immagine pubblica. E cosi’ decisero di tuffarsi nella pubblicita’ “progresso” fatta per i loro interessi.
Per esempio, nel 1970 erano stati loro, quelli della Exxon Mobil, ad inventare tutti i simboli del riciclaggio. Oggi tutti associamo quei simboli a qualcosa di virtuoso, ma la realta’ e’ che riciclare e’ costoso ed impossibile per molta della plastica prodotta. Come detto, sopra, nel piu’ roseo dei casi ricicliamo solo il 9% della plastica prodotta. Intanto pero’ cercavano di rendere la coscienza pulita ai consumatori.
Nel 1989 poi la ExxonMobil compro’ una serie di 12 pagine su Time Magazine dal titolo: “The URGENT NEED TO RECYCLE” cercando di convinvere tutti che questa era la soluzione. Non il bisogno urgente di creare meno plastica, ma il bisogno urgente di riciclare.
In anni piu’ recenti la ExxonMobil ha introdotto il concetto di “advanced recycling” per descrivere un processo chimico “speciale” basato sulle alte temperature o sull’uso di potenti solventi che in teoria possono trasformare la plastica usata in plastica vergine.
In realta’, tutta questa tecnologia “advanced” ha molti limiti, primo fra tutti che molta plastica usata non si presta affatto a questa tecnologia. Ancora peggio, il prodotto finale usa piu’ fonti fossili che plastica usata, per cui la plastica vergine che emerge da questo “advanced recycling” e’ semplicemente aggiungere un po’ di plastica usata al processo di produzione normale dalle fonti fossili.
In questo momento solo l’1% della plastica prodotta dalla Exxon Mobil viene da questo “advanced recycling”.
Come dunque la pubblicita’ del 1989, come il marchio del 1970, questo “advanced recycling” altro non e’ se non pubblicita’ ingannevole per incoraggiare la gente ad usare plastica in modo spensierato.
Il risultato e’ che la produzione (e l’uso) di plastica continua ad esplodere, mentre la gente crede che abbiamo risolto tutto con la famosa bottiglietta nel contenitore blu del riciclaggio.
Dal 1985 ad oggi, sulle coste californiane sono state raccolte circa 26 milioni di tonnellate di monnezza. L’81% e’ plastica. La maggior parte e’ prodotta dalla Exxon Mobil. Ecco le statistiche dalla California Coastal Cleanup Day.
La ExxonMobil e’ parte della creazione di questo disastro, e ne ha lautamente approfittato.
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Il procedimento contro la Exxon Mobil e’ iniziato il giorno 28 Aprile 2022 quando Rob Bonta, Attorney General dello stato della California, ha lanciato le indagini. Sono state mandate richieste di documenti alla ExxonMobil ed ad altri produttori di plastica, grazie alle quali sono emersi documenti riservati, mai visti da occhi esterni al petrol-mondo. Il risultato e’ il capo d’accusa reso pubblico qui.
La ExxonMobil e’ accusata di avere ingannato i consumatori, grazie ad aggressive campagne pubblicitarie che hanno creato e perpetrato il mito del riciclaggio, mentre i suoi prodotti finivano nei mari e nei corpi dei californiani (secondo l’accusa) e di tutto il mondo vivente (secondo la logica).
Lo stato della California non e’ sola. Altri gruppi ambientali dello stato hanno anche loro portato la ExxonMobil in causa per le loro bugie, per avere distrutto risorse naturali, per inquinamento idrico e falsa pubblicita’. Anche se in Italia non sono nomi conosciuti, qui in California sono enti noti per avere portato avanti molte iniziative per l’ambiente e per il mare. Sono il Sierra Club, Surfrider Foundation, Heal the Bay, and Baykeeper.
Vediamo come finisce, per ora, come sempre, meno plastica e’ sempre meglio di qualsiasi altro riciclaggio.