La regione Marche ha espresso parere positivo alle trivelle ENI davanti a San Benedetto del Tronto
E' il pozzo Donata 4 DIR, della concessione BC-3AS. Subsidenza di 19cm in sei anni.
Volevo fare una lista di tutte le concessioni approvate sotto Cingolani da che e’ diventato ministro e per documentare le sue azioni, perche’ a parole siamo bravi tutti ed e’ importante una lista di tutte le cose che ha approvato. Ho pero’ dovuto cambiare argomento perche’ rovistando fra i documenti online esce fuori un parere positivo dato dalla … regione Marche alle trivelle al largo di San Benedetto del Tronto (SBdT).
Ehh? La regione Marche?
Ebbene si. Si tratta del pozzo Donata (sempre nomi di donna) e del pozzo 4 DIR, che fa parte della concessione per petrolio e gas detta B.C3.AS. Il sorgera’ a 14.6 miglia dalla costa di San Benedetto del Tronto. Ovviamente Cingolani e Franceschini non hanno creduto ai loro occhi ed approvato il tutto in data 16 Marzo 2021, un mese esatto dopo l’insediamento del nuovo governo Draghi.
Sui dettagli del progetto ne avevo gia’ scritto in passato, qui.
Ecco invece la lettera della regione Marche
Ma, come puo’ essere che la regione Marche ha approvato cotanto obbrobrio? Ma non doveva essere San Benedetto del Tronto una citta’ di turismo? Ma non siamo nel bel mezzo di una crisi climatica? Di solito le amministrazioni si oppongono a queste schifezze, qui invece ci hanno perso pure l’inchiostro per dire che si, ce le vogliamo sotto casa queste trivelle!
Interessante che invece il comune di San Benedetto del Tronto (come pure il comune di Martinsicuro e una manciata di cittadini e associazioni) hanno offerto parere negativo.
Regione e comune dunque la pensavano diversamente.
Il pozzo coinvolgera’ oltre a San Benedetto del Tronto, anche Porto D’Ascoli e Martinsicuro, in provincia di Teramo. Dunque e’ marginalmente coinvolta anche la regione Abruzzo. Le trivelle sorgeranno non troppo lontane da zone protette la piu’ vicina delle quali e’ il Litorale di Porto D’Ascoli, ci saranno “acque di risulta” che verranno mandate su un altra piattforma chiamata Eleonora, il gas verra’ mandato tramite tubature a Pineto.
La regione Marche dice che il pozzo sara’ profondo circa 1,110 metri, ci sara’ subsidenza “al massimo” per 19 centimentri “alla fine delle operazioni”, non ci sara’ sismicita’ indotta, e il tutto sara’ “estremamente vantaggioso”.
Insomma le solite cose per arrivare al famoso tuttapposto e agli impatti lievi e trascurabili.
Pero’ mi e’ rimasta la curiosita’ di vedere chi era in carica il giorno 16 Ottobre 2019 nelle Marche, giorno in cui la regione Marche ha dato il suo benestare alle trivelle davanti la sua costa.
Quel giorno li, il governatore era Luca Ceriscioli, del Partito Democratico, che e’ rimasto in carica fino al 2020 e che aveva anche la delega alla “tutela della salute”.
Nella sua giunta c’era l’assessore Angelo Sciapichetti, pure del Partito Democratico che invece aveva la delega alla “valorizzazione dei beni ambientali, tutela del paesaggio, parchi e riserve naturali, rifiuti, risorse idriche, difesa del suolo e della costa, produzione e distribuzione dell’energia, green economy, fonti rinnovabili, trasporti, reti regionali di trasporto, protezione civile, politiche per la montagna e le aree interne”.
A che serve un assessore che fa tante parolone, ma che alla fine, approva le trivelle?
Come si spiega l’amico Sciapichetti la coesistenza fra la tutela della costa e del paesaggio e la green economy con le …trivelle?
Secondo me e’ impossibile spiegare.
Ciascuno puo’ giudicare per se le azioni di questi politici. Intanto eccoli qui.