Lago Karachay, Russia, il piu' radioattivo del pianeta
Le scorie nucleari russe sono finite qui. E' piu' radioattivo di Chernobyl. Bella civilta'.
AMBIENTE IN RUSSIA - 1
IL LAGO KARACHAY
Il lago Karachay, a volte scritto anche Karachai or Karachaj, si trova a sud degli Urali, in Russia, ed e’ considerato il più radioattivo del pianeta.
Nessuno puo’ starci dentro per troppo tempo, per troppo che e’ elevata la radioattivita’. Basta un’ora di balneazione per rimetterci le penne, e questo da quasi 50 anni.
Da dove arriva questa radioattivita’? Dalle scorie nucleari che i russi ci hanno riversato dentro per anni, a partire dal 1951. Per di piu’, il lago Karachay e’ stato nascosto dalle mappe per anni, della serie occhio non vede, cuore non duole.
Putroppo per loro hanno potuto tenere il segreto solo fino al 1992. Il mondo venne a sapere di questo postaccio solo dopo che il presidente Boris Yeltsin invito’ gli scienziati occidentali a visitare l’area per capire cosa si potesse fare per ridurne la pericolosita’.
Appena arrivati, gli occidentali capirono che la zona era un vero cimitero radioattivo, con tassi di radioattivita’ piu’ elevati di Chernobyl.
Il lago si trova all’interno del recinto di un impianto nucleare, Mayak. E’ proprio grazie alla sua geografia, e l’essere rinchiuso dentro a un impianto ad altissima sicurezza, che i russi sono riusciti a scaricare i rifiuti tossici nel lago in segreto e senza alcun tipo di precauzione per anni ed anni.
Un vero schifo ambientale, senza protezione per la gente, cura dell’ambiente, un briciolo di coscienza.
La parola d’ordine era una sola: plutonio.
La centrale nucleare Mayak fu costruita in gran segreto, fra il 1946 ed il 1948. I reattori di Mayak vennero usati per fornire plutonio per la bomba atomica sovietica.
C’era molta fretta di finire, perche’ l’URSS non voleva essere seconda agli USA che gia’ avevano lanciano la bomba atomica su Hiroshima durante la seconda guerra mondiale (che competizione malata, eh?).
E vista questa fretta, l’ambiente, la sicurezza dei lavoratori, come gestire i rifiuti e l’acqua contaminata, non erano considerati importanti. Tutto era fatto solo per ottimizzare la produzione di plutonio.
Ed eccoci qui al lago Karachay.
Era vicino alla centrale Mayak ma la sua capacita’ era limitata: l’acqua che conteneva non bastava per raffreddare i reattori, per cui hanno ben pensato di usare l’acqua di un altro lago, chiamato Kyzyltash, per il raffreddamento e che era un po’ piu’ lontano. (Nota bene: ben presto pure l’acqua di questo lago divento’ radioattiva.).
Le scorie vere e proprie invece andavano messe in dei contenitori di cemento sotterranei nella centrale stessa di Mayak.
Ed ecco l’idea geniale.
A volte la radioattivita’ di queste scorie era troppo elevata per tenere i fusti sotto la centrale e cosi si penso’ bene di sistemare le scorie troppo radioattive nel lago Karachay, piu’ piccolo del lago Kyzyltash, ma piu’ a portata di mano. Se e quando la radioattivita’ si fosse abbassata, le scorie nel lago Karachay sarebbero state riportate nel deposito sotterraneo di Mayak.
Il ritorno dei fusti a Mayak non successe mai, e dal 1951 al 1957 si continuo’ a depositare scorie altamente radioattive nel lago Karachay, a senso unico, a volte dentro fusti altre volte tout-court, senza nessun tipo di protezione.
Ovviamente il lago divenne un grande brodo radioattivo.
Il trasporto “ordinato” di radioattivita’ nel lago termino’ nel 1957 e solo a causa del disastro di Kyshtym nel Settembre del 1957 quando parte dei depositi sotterranei di Mayak scoppio’!
Si, il deposito scoppio’.
Settanta tonnellate di materiale radioattivo vennero sputate in aria, un gettito di un chilometro e mezzo di altezza. La pioggia radioattiva colpi’ tutto il circondario.
E quindi, dopo i rifiuti radioattivi nel lago, lo scoppio del deposito sotterraneo arriva la radioattivita’ a pioggia dall’alto. Un vero film dell’orrore!
E’ ora emergenza delle emergenze.
Cosa fare per tutta questa nuova radioattivita’ visto che adesso il deposito sotterraneo e’ impraticabile? Si penso’ di riversare il flusso radioattivo direttamente dentro il lago Karachay, senza fusti. Il lago fra l’altro non aveva fiumi in uscita e l’idea era che tutto sarebbe rimasto fermo li dentro, stagnante e contenuto.
Tutta l’area fu contaminata dopo lo scoppio e oltre a questo uso d’emergenza del lago Karachay, il governo decise di disperdere il materiale radioattivo in altri piu’ laghi del circondario e nel vicino fiume Techa, non lontano da varie cittadine.
Tutto questo in modo da dilurire effetti, rischi, vocii della gente.
Il risultato e’ che negli scorsi 60-70 anni si stima che il 65% della gente che viveva attorno al fiume Techa e’ stato esposto alla radioattivita’.
Ai medici per anni fu proibito di parlare di radiazioni nelle cartelle mediche e nelle diagnosi. I danni da radioattivita’ si chiamavano “malattie speciali”.
I russi furono bravissimi a tenere tutto sotto segreto per anni.
L’incidente del 1957 non e’ stato l’unico, ma solo il piu’ grande. Nessuno si curo’ di sicurezza.
Ando’ tutto come doveva andare fino agli anni sessanta, Nel 1967 una forte siccita’ porta il lago Karachay a prosciugarsi, aumentando la concentrazione di monnezza radioattiva. I fondali del lago rimasero scoperti e i venti aridi portarono sabbia e scorie fra i cittadini.
Si stima che 500,000 persone vennero esposte alla radioattivita’ in un area di quasi 2500 kmq.
A tuttoggi molti distretti della zona non sono praticabili.
Finalmente nel 1978 si penso’ bene di cementificare il lago Karachay in modo da contenere la dispersione di radioattivita’. Ci hanno lavorato, da soli e/o con l’aiuto degli occidentali, fino al 2016, cioe’ per 38 anni. Ora il lago e’ quasi del tutto scomparso, e al suo posto una distesa di cemento con radioattivita’ sotto.
Karachay e’ oggi il posto con la maggiore radioattivita’ del mondo.
Il sedimento del lago e’ completamente coperto di materiale radioattivo, spesso tre metri e mezzo.
La radioattivita’ e’ maggiore di Chernobyl.
Nel lago si sono 3.6 exa-becquerels (una unita’ di misura di radiottivita’) da cesio 137 e in un’area limitata. A Chernobyl ne furono rilasciati 0.085 di exa-becquerels e su un area molto molto piu’ grande.
Dentro il lago ci sono elevatissime concentrazioni di strontium-90 e cesium-137. L’intera regione attorno a Chelyabinsk registra il 21 per cento di incidenza in piu’ tumore rispetto al resto della Russia, il 25 per cento piu’ di danni alla nascita, e il 41% in piu’ di leucemia.
Quattro miliardi di litri di acqua falda e’ contaminata da radioattivita’ ed e’ imbevibile.
Nessuno parla di bonifica ma solo di far finta di niente.
Questa e’ la Russia.
Questo e’ il nucleare.