Mark Frascogna: il ritorno della Forest Oil sottoforma di agnello verde del Mississippi
Un nemico pluiricennale dell'Abruzzo ritorna alla carica. Ma noi non siamo scemi.
L’abbiamo sempre saputo. I trivellatori - sconfitti, umiliati, invecchiati - tornano. Tornano sempre perche’ la sbrama di denaro e’ piu’ forte di qualsiasi cosa.
Purtroppo per loro pero’ ci trovano sempre qui.
Questa volta a tornare e’ tale Mark Frascogna che si ripresenta a trivellare Bomba, provincia di Chieti, Abruzzo, Italia.
Ma chi e’ costui che non ha capito, dopo anni ed anni di eroica battaglia, di che stoffa e’ fatto l’Abruzzo e di che stoffa siamo fatti noi?
MARK FRASCOGNA — 1
Mark Frascogna ha 68 anni e vive a Jackson, nel Mississippi. Dalla sua pagina Linked-in, Mr Frascogna appare come uno che ha trascorso tutta la sua vita lavorativa a trivellare o a cercare di farlo, passando da un intrallazzo all’altro, sopratutto, ma non solo, in Italia.
Nel 1997 e’ uno dei co-fondatori della Compagnia Mediterranea Idrocarburi (CMI) una microditta con sede a Roma nata come joint venture fra la Forest Oil Corporation di Denver, ditta trivellante americana sommersa dai debiti ed ora defunta (anche grazie a noi!) e la CPL Concordia, una ditta italiana che fornisce servizi di distribuzione del gas. In Italia la Forest Oil opera sotto il nome Forest Oil-CMI.
Il nostro Mark e’ stato Direttore Esecutivo del reparto Esplorazione e Produzione della Forest Oil-CMI in Italia. Un trivellatore specializzato in cose italiane dunque.
Poi il salto di qualita’ : nel 1999 Frascogna diventa Country Manager della Forest Oil stessa, ma non dura e passa da una microcompagnia petrolifera all’altra: Calpine Natural gas, con sede in Texas prima, e poi la Intergie Corporation, con sede in Mississippi. Tutte queste ditte hanno, in un modo o nell’altro, a che fare con l’ENI e l’Italia: le ditte in questione posseggono percentuali in campi petroliferi in Italia oppure hanno rilevato campi e concessioni ex-ENI. Continua l’avventura italica di Mark, dunque.
A un certo punto del 2003 Mark decide di andare solo e di aprire una LLC tutta sua. LLC sta per Limited Liability Company e rappresenta una societa’ a responsabilita’ limitata. Mark la chiama (fantasia, eh?) Mark Frascogna LLC. La ditta offre servizi di consulenza petrolifera e partecipa in operazioni di stoccaggio di gas liquido in caverne sotteterranee nel Mississippi. Il progetto si chiama Richton Salt Dome, ed e’ una ex miniera di sale che si vuole trasformare in stoccaggio di gas, grazie anche alla trivellazione di nuovi pozzi. Non e’ ben chiaro se il progetto sia mai stato davvero realizzato. Per non farsi mancare nulla Frascogna partecipa pure in operazioni di energia rinnovabile ed affari edilizi ed e’ coinvolto nella compravendita di pozzi di petrolio dismessi da Petrobras in Brasile.
Dunque, intrallazzi vari.
La Mark Frascogna LLC e’ gestita in parallelo ai suoi affari con le microditte di cui sopra, inclusa la CMI. Una specie di scatole cinesi dove si passa da una ditta all’altra, come gli fa comodo con i suoi affari.
La Mark Frascogna LLC sopravvive fino al giorno 8 Settembre 2023, giorno in cui Mark ne chiede la dissoluzione. La Mark Frascogna LLC e’ durata 20 anni precisi.
FOREST OIL CMI — 2
Il progetto si chiama Monte Pallano. Man mano che se parla in Abruzzo si passa dal nome Forest Oil-CMI al piu’ breve appellativo Forest Oil.
Si susseguono una serie di personaggi alla Forest Oil che pensano tutti di potercela fare in quattro e quattrotto a sviluppare un campo estrattivo di gas usando vecchi pozzi ENI e trivellandone di nuovi. Alla fine Bomba ha meno di 900 abitanti e loro sono grandi e grossi. Un gioco da ragazzini vincere e vincere facile.
Ma le cose non vanno bene per i petrolieri d’America. L’Abruzzo intero li dibatte parola per parola, si informa, e mostra il meglio di se. Il Comitato di Gestione Partecipata del Territorio a guida di Massimo Colonna controbatte i petrolieri, e convince i propri concittadini e sopratutto i politici di ogni colore d’Abruzzo che non e’ saggio trivellare ai piedi di un lago, in zona idrogeologicamente instabile, e che puzze e rumori non li vuole nessuno. La Forest Oil cerca di ribattere, di inventarsi paradisi, mari ed americhe. Parlano di profumi, lavoro, progresso, ma vengono cacciati in malo modo ovunque si presentano.
Ad un certo punto devono rivedere le proiezioni sui profitti e nel 2012 annunciano la perdita di 35 milioni di dollari per i ritardi sull’affare Bomba.
Mark Frascogna viene nominato “amministratore unico” della Forest Oil-CMI nel 2013.
Ma la fine e’ vicina. Nel 2014 la Forest Oil, attiva dal 1916, disperata e piegata da tanti problemi di cui Bomba e’ solo uno dei tanti, e dal crollo dei prezzi del petrolio, chiude e si vende alla Sabine Oil, ditta texana.
La compravendita non ha successo perche’ anche la Sabine Oil finisce in fallimento nel 2015.
Il ramo italiano della Forest Oil pero’, la Forest Oil-CMI di cui ora Frascogna e’ amministratore unico, invece che alla Sabine Oil viene venduto ad una ditta fondata ad Amsterdam, e con sede legale a Dubai, la Dove Oil.
Con la vendita alla Dove Oil la Forest Oil-CMI viene nominata semplicemente CMI. Le parole Forest Oil scompaiono.
Alla guida della Dove Oil e' il suo fondatore Mario Panebianco. Per anni si era occupato di assistere petrolieri stranieri a fare affari in Italia. Uno dei suoi vecchi partners e' Derek Musgrove, che poi e' stato Managing Director della Northern Petroleum, ditta che invece ha la Puglia come area di interesse primario per trivellare.
In questo caso Panebianco, forse fiutando affari, decide di comprare lui stesso quel che restava dei progetti petroliferi per Bomba invece che aiutare terzi.
Intanto, dopo tanti tira e molla il Consiglio di Stato decreta il no al progetto Monte Pallano nel Maggio del 2015 per la difficile situazione idrogeologica locale. La CMI non puo’ trivellare.
AVANTI ENERGIA — 3
Intanto, nel 2011 Marc Frascogna fonda, assieme ad altri trivellatori la Avanti Energia, ditta petrolifera con sede a Vancouver. Gli altri membri sono un po’ le Nazioni Unite del petrolio con rappresentanti dall’Italia, Svizzera, USA, Indonesia, Sud Africa, Colombia, Argentina.
Per la maggior parte codesti trivellatori senza frontiere sono affiliati o ex affiliati alla Forest Oil Corporation. Come Panebianco, forse hanno fiutato il fallimento imminente della casa madre e si sono creati il loro piccolo regno petrolifero.
Il presidente si chiama John McIntyre ed e’ un ex vicepresidente della Forest Oil.
John McIntyre, Timothy Berge, Bud Knell, and Mark Frascogna, have worked together in various capacities for 14 years while at Forest Oil and later at Avanti Exploration, LLC. This team represents over 110 years of experience in the international and domestic oil and gas industries and has worked collectively in over 20 countries.
La Avanti Energy viene quotata sulla borsa di Toronto chiamata TSX-V. Non e' questa la borsa principale del Canada. Quella si chiama solo TSX. La borsa TSX-V invece e' dedicata a ditte minori, principalmente di oil and gas o di altre industrie di materie prime. E' dunque una borsa fatta per compagnie "emergenti", piu' piccole, dove gli investimenti piu' rischiosi e le ditte hanno meno liquidita'. Infatti la V sta per venture, parola che ha la stessa radice di avventura.
Un po come la Mediterranean Oil and Gas di Londra, la ditta che voleva trivellare Ombrina Mare, e che era quotata sulla borsa "alternativa" di Londra, la AIM.
Ad ogni modo lo scopo della Avanti Energia e’ di acquistare e di rendere redditizi campi petroliferi “maturi”, specie quelli di dimensioni medie abbandonati da ditte piu’ grandi. Il concetto e' perfetto per Bomba, dove l'ENI gia' trivello' e abbandono' il campo Monte Pallano negli anni sessanta.
Nel 2015 il matrimonio: la Avanti Energy co-fondata da Frascogna compra la CMI dove Frascogna e’ ancora amministatore unico dalla Dove Oil, e offre a Mario Panebianco di entrare nel consiglio di amministrazione della Avanti Energy. A Mark Frascogna invece, gia’ dentro sia CMI che Avanti Energy, viene affidata la gestione quotidiana della CMI sotto Avanti Energy.
Prezzo? Circa 5.5 milioni di dollari fra contanti ed azioni.
Frascogna fequenta pure il corso di italiano.
Dalle pagine dell’epoca sulla Avanti Energy pare che abbiano come principale obiettivo, e forse l'unico, quello di trivellare Bomba. Infatti non compare nessun altro progetto in lista. A questo punto la CMI della Avanti Energy detiene il 90% degli interessi del campo di gas di Bomba, ex Monte Pallano, ora denominato Colle Santo.
Panebianco e Frascogna pensano di avere le ali in tasca. La Forest Oil aveva gia' speso circa 24 milioni di dollari in studi ambientali, economici, organizzativi preliminari e questi sono costi di risparmio per loro che si trovano gia' meta' del lavoro fatto.
Sottomettono progetti e promettono di tutto con la speranza o l’illusione di andare in produzione entro il 2017.
Dopo la bocciature di Monte Pallano di qualche mese prima pero’ ci si rende conto che occorre fare qualcosa di diverso, cosi pensano di costruire la “centrale di trattamento” (cioe’ la raffineria!) a circa 20 km di distanza da Bomba, in localita’ Paglieta tramite un gasdotto che collega le due localita’ ed in modo da zittire la gente e per convincerli che lavoreranno in sicurezza.
Chiamano il progetto Colle Santo.
Peccato che pero’ nel fare questo gasdotto santo dovranno attraversare tanti paesini, Atessa e Torricella Peligna, zone protette a ridosso della Majella, fra cui il lago di Serranella, le colline di Guarenna e il Bosco di Mozzagrogna e chi se ne importa della fraglita' del territorio, instabilita', subsidenza, vicinanza al lago.
Cosi dichiarano
In piu’ diventano super aggressivi nel cercare di tirare su soldi per trivellare Bomba: nei loro comunicati agli investitori ricordano anche che l'Italia e' favorevole perche il nostro regime fiscale e' molto favorevole per loro, le royalties sono basse, ci sono tante opportunita' per ditte piccole come la loro di sfruttare vecchi giacimenti, e perche' le recenti regole imposte dal governo per la simplificazione e per assegnare i progetti sono "rivoluzionari".
Usano proprio questa parola: rivoluzionario.
Mark Frascogna ora Managing Director della CMI e vice presidente di Avanti Energy ed Antonio Panebianco, Chief Technical Officer della Dove Energy, mettono su un team “internazionale” per trivellare ed estrarre i supposti 1.6 miliardi di metri cubi di gas di Bomba. Notare che l’Italia ne consuma 65 miliardi l’anno. Dicono che rimetteranno in moto 6 pozzi e che ne trivelleranno altri 2.
Contrattano tutti i personaggi e le ditte seguenti per trivellare
High Technology Engineering Srl— Contrattore Generale
Ediltop Srl — Ingegneria gasdotto
University Politecnico di Torino (DREAM oil and gas division) and Prof. Leonardo Tognotti, chemical engineer University of Pisa— Consulenti Ambientali
Notare che l’Unviersita’ di Torino ha pure una “divisione da sogno” di affari trivellanti.
Frascogna non sta piu’ nella pelle e dice che sono molto “excited” delle possibilita’ offerte da Colle Santo, della sua importanza e del fatto che “si puo’ fare”. Dicono pure che vogliono lavorare con la regione Abruzzo per trivellare con tutti i crismi delle leggi ambientali, della salute, per portare royalties e tasse, lavoro e stimoli economici a tutto il comprensorio negli anni a venire.
Champagne dunque!
E non solo, quelli della Avanti con a capo questo Mark Frascogna dicono che Colle Santo sara’ solo il primo di una lunga serie di campi di gas in Italia.
Altro champagne!
Pero’ si rendono subito conto di non avere infrastruttura e le capacita' per trivellare Bomba da soli e dopo qualche mese fanno pure accordi con la Shell per aiutarli nella “commercializzazione a "lungo termine" del gas di Bomba.
Che e’ solo un modo carino per dire che non sanno farlo da soli.
Frascogna descrive cosi l’arrivo della Shell
La gente continua a dibatterli, a dire no. La stampa rilancia. I politici non possono restare a guardare. Dalle promesse si passa ai dibattiti si passa ai ritardi.
AVANTI EXPLORATION — 4
Le provano tutte. Cercano di pompare, di rendere interessante il loro progetto, di mandare comunicati rassernanti, ma alla fine si devono arrendere.
Le azioni sulla TSX-V non reggono e a un certo punto crollano. Da 4.40 dollari canadesi passano in pochi mesi a valere solo 11 centesimi. Un crollo del... 99.75% del valore inziale.
Quelli della Avanti Energy non sanno che fare e iniziano a pensare a vendere Colle Santo al migliore offerente.
Chi e’ il proprietario della Avanti Exploration LLC?
John McIntyre, gia’ presidente della Avanti Energy e vicepresidente della Forest Oil.
E’ come se questa CMI dunque passasse da una societa’ quotata nella borsa secondaria di Toronto ad una ditta a responsabilita’ limitata ma sempre delle stesse persone.
Ritirano fuori tutte le cose trite e ritrite degli scorsi 15 anni.
E chi e’ il direttore unico della LNEnergy?
Ma certo, il solo, unico incomparabile Mark Frascogna.
Dopo 15 anni di tentativi di trivellare l’Abruzzo e di fallimenti e’ ancora qui!
Senza vergogna, senza pudore.
E va bene. Vuol dire che dovremmo fargli vedere ancora una volta chi siamo e che all’Abruzzo ci teniamo.
Per ora, come sempre, non occorre credere neanche ad una parola di quello che dice Mark Frascogna.
Non sto scherzando. Il loro market principale torna ad essere il Nord America.
Non c’e’ traccia di Mark Frascogna nella Avanti Helium.
Non crediamogli.
E’ sempre lo stesso - Forest Oil, CMI, Avanti Energy, Dove Energy, ed ora LNenergy.
Un lupo che cambia il pelo, ma che sempre lupo resta.
Pure se il pelo e’ ora verde.
Cara Maria Rita D'Orsogna, ho letto la mail che mi hai inviato. Purtroppo la situazione italiana è molto peggiorata, dal momento che governa la destra più dura del tutto favorevole alle trivellazioni. Purtroppo in Abruzzo, la consigliera regionale Sara Marcozzi è passata a Forza Italia di Berlusconi che fa parte di questo governo. Grazie per il tuo impegno. Lionello