Chiuso l'arbitrato su Ombrina; in UK proteste di solidarieta' all'Abruzzo contro la Rockhopper
Gli attivisti britannici contro Sam Moody, CEO della Rockhopper e padre di Ombrina Mare
L’annuncio della decisione finale sara’ dato entro 120 giorni da quella data cioe’ entro Settembre 2022.
Non sappiamo come finira’ questa storia infinita, ma comunque vada tre cose sono certe: uno, la Costa Teatina libera dalle trivelle di Ombrina Mare e del mostro desolforante non ha prezzo; due, l’Italia dovrebbe essere premiata per aver ascoltato i suoi cittadini in quasi dieci anni di sacrosante battaglie democratiche per salvare l’Abruzzo dalle trivelle; tre, questo arbitrato e’ stato condotto in un modo osceno, in segretezza, senza trasparenza, rendendo impossibile aver fiducia nell’imparzialita’ del processo. Addirittura uno dei triumviri, Charles Poncet, ha lavorato per anni come consulente legale per i petrolieri.
Gia' il fatto che sia la Rockhopper ad annunciare la fine dell’arbitrato e’ qualcosa di sinistro. Perche’ dobbiamo venire a sapere di queste cose dai nostri avversari?
E' bene ricordare che la Rockhopper pago’ circa 30 milioni di dollari per Ombrina, ed adesso ne chiedono almeno 250 milioni, una cifra davvero spropositata. Pare che se vincono useranno quei soldi (del governo italiano) per trivellare le isole Falkland.
La sede della Rockhopper Exploration, e’ a Salisbury nel Regno Unito.
Mi sono sempre chiesta cosa ne pensassero i britannici di questa ditta che si e’ comportata con noi Abruzzesi come se fossimo pedine pedanti nei suoi sogni di petrol-gloria.
Bene, ecco la risposta.
Il giorno 18 Maggio 2022 un gruppo di attivisti e' sceso in piazza a protestare contro la Rockhopper Exploration in solidarieta' all'Abruzzo e per denunciare tutti gli arbitrati internazionali in materia d’energia. Ombrina purtroppo non e' una anomalia, visto che sono tutti condotti in opacita' e a porte chiuse.
Nick Dearden, e’ il direttore del gruppo non-profit Global Justice Now e ha ricordato che le proteste sono contro la Rockhopper ma anche di un sistema che predilige i diritti dei trivellatori rispetto a quelli dei cittadini.
Gli attivisti hanno anche scritto una lettera al CEO della Rockhopper, Sam Moody, in cui chiedono di non nascondersi piu' dietro i trattati internazionali per spillare soldi dai governi stranieri. Dicono della Rockhopper Exploration che sono banditi e criminali del clima.
Secondo me sono molto peggio!
Spero vivissimamente che l'Italia abbia saputo far valere le sue ragioni; chiunque visiti oggl la Costa Teatina sa che abbiamo fatto la cosa giusta.