South Australia: per una settimana 100% rinnovabile
Tutta l'elettricita' e' venuta dal sole e dal vento. Anche di notte.
L’ultima settimana di dicembre e’ stata una settimana record nel South Australia.
Per sette giorni, dal 23 al 29 Dicembre 2021 tutta l’energia usata e’ stata dal solare e dall’eolico. Anche di notte.
Vento: 64%, pannelli solari sui tetti 30% e solare a larga scala 6%.
Petrolio zero.
Gas zero.
Nucleare zero.
E’ la prima volta che questo succede in una nazione avanzata. Come ci sono riusciti? Beh, intanto l’area e’ ventosa e soleggiata. Ma ci sono anche forti incentivi ai produttori di energia “casalinghi” che vengono pagati per quanto immettono in rete dal solare sui tetti, ed ovviamente c’e’ un sistema efficente di stoccaggio e di gestione.
Il costo di installazione del solare in South Australia e’ molto minore che in Europa e negli USA, e c’e’ una grande volonta’ politica locale da ambo le parti (destra e sinistra) di arrivare per quanto possibile alla transizione verso le rinnovabili. Per accellerare questa transizione (quella vera, non quella di Cingolani) in tempi recenti, sono stati costruiti quattro sistemi di stoccaggio che consentono di usare l’energia in eccesso quando serve, di notte per esempio.
Il risultato e’ che l’uso e la necessita’ del gas e’ in forte calo e che e’ adesso possibile gestire la rete elettrica in modo da ottimizzare la distribuzione energetica.
Il South Australia copre una delle zone piu’ aride della nazione, la capitale e’ Adelaide e la sua superficie occupa quasi 1 milione di chilometri quadrati. Ci vivono circa 1.8 milioni di persone.
In realta’, non e’ la prima che volta che si registra il 100% rinnovabile nel South Australia, questa pero’ e’ la prima volta che accade per un periodo di tempo cosi lungo. Il 19 Dicembre 2021 addirittura il sole ed il vento generarono il 142% dell’energia necessaria all’area; parte dell’energia in eccesso venne esportata nello stato di Victoria, confinante e piu’ popoloso.
Certo la posizione geografica, la bassa densita’ abitativa, i larghi spazi del South Australia hanno reso tutto questo possibile, ma il punto e’ sempre che ciascuno puo’ e deve ottimizzare quello che ha in termini di sole, vento, idroelettrico, risparmio energetico per arrivare il piu’ presto possibile a disfarrsi delle fonti fossili.
Alla fine, il 30% dell’energia e’ arrivata qui dai tetti delle case.
Cingolani, hai visto come si fa?
Io non ci credo che in Italia non si puo’. Mutatis mutandis, una strada c’e’ sempre se lo si vuole.